Giudizio artistico 4,5/5
Giudizio tecnico 4,5/5
Ruggiero Leoncavallo e il pianoforte: un diario sonoro
“Quando un compositore viene ricordato nel tempo e dalla storia anche solo per una sua opera, e questo spesso accade, quell’opera diventa inevitabilmente un’arma a doppio taglio: da un lato procura al suo autore gloria e fama eterne, dall’altro oscura, cancella il resto della sua produzione, soprattutto se quest’ultima raggiunge la sufficienza o poco più. […] per una volta, un recentissimo progetto discografico non ha voluto proporre per l’ennesima volta l’ennesimo Pagliacci, ma qualcosa di più particolare, ovvero l’insieme delle sue composizioni per pianoforte solo, presentate in due dischi dalla Da Vinci Classics e interpretate da La pianista calabrese Ingrid Carbone. In un certo senso si tratta di un doveroso omaggio “geomusicale”, se si tiene conto che Leoncavallo trascorse un periodo importante della sua vita, quello della giovinezza, proprio in Calabria, per la precisione a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza. , luogo in cui visse felici momenti formativi, divisi tra studi musicali e letterari, e un altro, a dir poco terribile e che lo traumatizzò per il resto dei suoi anni, quello riguardante uno dei suoi servitori e amici, un certo Gaetano Scavello , che fu ucciso sotto i suoi occhi la sera del 4 marzo 1865, mentre usciva dal convento dei domenicani.
