“#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Ingrid Carbone” – intervista del CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Di Musica), 2020
Luglio 1, 2020

Un’intervista a Ingrid Carbone realizzata dal CIDIM (Comitato Nazionale Italiano di Musica) durante la pandemia da COVID-19.

Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?

Il mio lavoro non si ferma mai, non mi annoio mai. Durante il lockdown mi sono sentita una privilegiata: restare a casa a suonare e trascorrere ore e ore con il mio pianoforte non mi hanno fatto percepire la difficoltà generalmente vissute da chi si è sentito “chiuso come in un carcere”. Il lavoro di un musicista richiede disciplina, costanza, pazienza, concentrazione, e tante altre qualità che richiedono la “stanzialità”. In aggiunta, essendo uscito a febbraio il mio utlimo CD su Schubert “L’Enchantement Retrouvé“, durante il lockdown sono stata impegnata con interviste radiofoniche (come Radio Classica e Rete Toscana Classica) e con interviste a riviste specialistiche e non (come blogdellamusica.eu e italiani.it). Nonostante il lockdown, sono riuscita a inviare il mio CD alla giuria dei Global Music Awards, prestigioso premio USA nato in California nel 2011: ad aprile 2020, ho appreso che il mio CD era stato insignito di un Global Music Awards, e la mia soddisfazione è stata veramente grande considerato che sono stata l’unica pianista italiana premiata con un CD di classica. E poi ho inviato il mio ultimo CD e il mio primo su Liszt “Les Harmonies de l’Esprit” alla prestigiosa rivista belga Klassiek Centraal, e alla fine di maggio è stata pubblicata una bellissima recensione a 5 stelle su di me e su entrambi i miei due CD. Per quanto riguarda lo studio, sono stata molto occupata con quattro concerti in diretta facebook, durante i quali ho suonato sempre brani diversi. Ma sto continuando a suonare Schubert, i quattro Impromptus op. 90 e i sei Moments Musicaux op. 94 contenuti nel CD, in previsione della ripresa dei concerti. Inoltre, sto studiando la Leggenda di Liszt su “San Francesco di Assisi che predica agli uccelli”, che sarà contenuta nel mio prossimo CD. E sto anche lavorando su “Malédiction” di Liszt, un concerto per pianoforte e orchestra d’archi che avrei in programma di suonare a gennaio in diverse sedi, sperando che la programmazione non salti. Si tratta di un brano estremamente impegnativo dal punto di vista musicale e soprattutto tecnico, che richiede davvero un lungo lavoro. E per finire, essendo anche ricercatrice di Matematica all’Università della Calabria, ho lavorato da casa, questa volta in via del tutto eccezionale, con riunioni a distanza, seminari a distanza, esami a distanza.

Leggi l’intervista completa qui>>

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