Due luoghi alternativi milanesi dove spesso avvengono incontri musicali importanti si trovano in via Silvio Pellico 6 (Amici del Loggione del Teatro alla Scala) e in via Fratelli Zoia 89 (Spazio Teatro 89). Il primo, centralissimo, di fianco alla Galleria Vittorio Emanuele; il secondo decentrato, verso Baggio. In entrambi la musica viene presentata, raccontata e introdotta da esperti del settore come Luca Schieppati, ideatore dell’intelligente rassegna cameristica di via Fratelli Zoia, e Mario Marcarini per gli Amici del Loggione, inventore dei “Lieti Calici” (incontri musicali seguiti da un brindisi, con ottimi vini e non solo). Due modi intelligenti di diffondere la musica migliore, dando spazio a validissimi giovani interpreti, che possono così rendere pubbliche le loro qualità.
Questa mattina in via Pellico abbiamo ascoltato la pianista calabrese Ingrid Carbone, venuta più volte in questi anni per presentare i suoi Cd e per tenere brevi concerti, arricchiti anche da valide introduzioni ai brani da eseguire. Oggi ha tenuto un’interessante Lezione-Concerto sulla musica di Liszt, speficatamente sulle trascrizioni virtuosistiche del genio ungherese di alcuni lieder di Franz Schubert (“La giovane suora”, “Da cantare sull’acqua”, “Ave Maria”).
Le rispettive costruzioni musicali, in funzione anche dei testi, sono state illustrate con grande competenza, prima delle valide interpretazioni, molto applaudite. Il bis, volutamente fuori tema, ma legato al concetto di virtuosismo lisztiano, è stato il celebre O Polichinelo del brasiliano Villa Lobos, eseguito ottimamente dalla Carbone, che ricordiamo essere anche docente universitaria di matematica, disciplina che rappresenta l’altra sua grande passione insieme alla musica.