“Un’interpretazione di raffinata naturalezza” – Davide Cornacchione recensisce il secondo CD di Ingrid Carbone “Schubert: L’enchantement retrouvé”.
Quello con il pianoforte di Ingrid Carbone, entrata con passo discreto quanto sicuro nell’affollato mondo discografico, è un appuntamento che ci fa piacere rinnovare. In questa seconda incisione, il filo conduttore è la voce schubertiana. Quella visionaria e struggente degli Impromptus D.899 e dei Moments Musicaux D. 780, pagine fiorite all’ombra delle più Sonate, certamente più appartate ma non per questo “minori”. L’ascoltatore che vi si imbattesse per la prima volta si troverà di fronte ad una voce di raffinata, mai ingenua, naturalezza, capace di attraversare senza smarrirsi le mille ombre di queste creature.