Aart van der Wal recensisce il secondo CD di Ingrid Carbone “Schubert: L’enchantement retrouvé” su Opus Klassiek.
Non fu Franz Schubert a inventare l’improvvisato, ma il ceco Jan Václav Hugo Vorísek (1791-1825). Contemporaneo sia di Schubert (1797-1828) che di Beethoven (1770-1827). E, non a caso, anche Vorisék morì a Vienna: il 19 novembre 1825. Anche lui apparteneva alla schiera dei compositori e dei musicisti attratti dalla metropoli musicale.
Quegli “improvvisati”, brevi brani per pianoforte, erano molto apprezzati dal pubblico viennese. Tanto che sono diventati rapidamente un genere importante. Ovviamente l’editore musicale di Schubert non si è lasciato sfuggire questo aspetto, per cui ha arbitrariamente ribattezzato il “Klavierstücke” offerto da Schubert in “Impromptus”. Apparentemente nella speranza che ciò influisca positivamente sui dati di vendita. Non così. Schubert era e rimase un compositore ombra per il pubblico viennese e questo “improvvisato” non poteva cambiare neanche questo. Un destino che è toccato anche ai ‘Moments Musicaux’.
Gli “Impromptus” (D 899), i “Moments Musicaux” (D 780): vabbè, è solo una denominazione completamente all’ombra di quella che è senza dubbio la Grande Musica – sì, con la maiuscola!. Musica che affascina costantemente e la cui forma scelta si adatta perfettamente al dramma e al lirismo e di cui ogni nota può farcela senza ulteriori fronzoli grazie alle sue proprietà sfaccettate. Per inciso, non tutti i pianisti lo hanno capito bene, intrappolati nell’equivoco secondo cui un profilo interpretativo scelto consapevolmente avrebbe bisogno di quella raffinatezza. Si può dimostrare, lo dimostrano le grandi reciproche differenze interpretative, che all’interno di quel dato contesto inesorabile si manovra sufficientemente senza cadere in giochetti.
La sonorità del pianoforte a coda Bechstein squisitamente intonato e accordato (il modello D proviene dalla collezione di Angelo Fabbrini) e la registrazione dettagliata si dimostrano i supporti ideali per questo magnifico gioco riccamente vario dell’acclamato vincitore del premio (troverete il necessario In rete).