Ruggiero Leoncavallo è giustamente famoso per le sue opere e operette, ma è quasi dimenticato per una raccolta di trentasei composizioni pianistiche che esprimono un autentico universo di generi e colori. Si tratta di melodie apparentemente semplici da ascoltare (ma non così facili da eseguire) che evocano emozioni e ambientazioni a volte intense, a volte rumori e suoni, che il compositore napoletano nasconde tra le righe della partitura. Ingrid Carbone è la pianista che vanta il merito di aver riscoperto queste pagine e di riproporle nel doppio CD ‘Leoncavallo: Pour piano’ con una lettura rigorosa e attenta alle intenzioni dell’autrice, pur consentendo tutte le emozioni che lei stessa ha vissuto nel’ eseguendole e cesellando le immagini descritte nella musica con l’abilità di un pittore. Le sue mani sembrano quasi accarezzare la tastiera per meglio trasmettere l’atmosfera lacustre o notturna (esemplare l’esordio Notturno o Au bord du lac), mentre acquistano vigore con i Valzer e le Marce e perfino un tono scanzonato nel descrivere le maschere. (da ascoltare Menuet d’Arlequin o Cortège de Pulcinella). Ammirevole la capacità di concentrarsi sulle ambientazioni e anche sui suoni nascosti, come la fisarmonica presente tra le note di Valse à la lune. Un mondo da scoprire ed esplorare in una nuova puntata di Le prime note con Ingrid Carbone.
Ingrid Carbone è stata intervistata da Venice Classic Radio per il podcast “Le Prime Note”.