«Quasi tutte le registrazioni di questo lavoro contano su un “pianismo” molto specifico e quella della Carbone, così come il suo approccio musicale, è molto fluido e trasmette molto fisicamente un messaggio unico. In breve, la sua musica perde la rigidità del corpo, quando ciò accade – perdendo la rigidità – prima arriva il dolore, ma poi si trasforma in una sensazione piacevole. Ritrovo questa sensazione soprattutto in “Impromptu No.1” e nell’ultimo numero di “Moments Musicaux”. Ogni nota ha un suono e una vita peculiari, e ogni nota tocca il mio spirito e il mio cuore scioglie la sua rigidità. Questo CD sarà nella mia collezione di ascolti d’amore.»
Kitao Michifuyu recensisce il secondo CD di Ingrid Carbone “Schubert: L’enchantement retrouvé” su Rekoodo Geijutsu ド芸術 magazine (Vol. 70 No. 11).